Tragedia sul lavoro: una guida turistica è morta mentre stava conducendo una visita guidata a un gruppo di turisti al Colosseo.
Un dramma che si poteva evitare, in questo modo si può riassumere quanto accaduto nelle scorse ore davanti al Colosseo, monumento simbolo di Roma e della sua grandezza. Una donna di 56 anni, Giovanna Maria Giomarino, è morta per un malore: si tratta di una guida turistica che stava portando avanti una visita guidata, quando improvvisamente si è sentita male. Sul posto, allertati dagli stessi turisti, sono giunti mezzi e uomini del Suem 118.

Purtroppo però per la guida turistica, una donna con una grande esperienza nel settore, come evidenziato in queste ore da più parti, non c’è stato assolutamente nulla da fare. Quello che emerge in queste ore, è che forse si tratta di una tragedia che si sarebbe potuto evitare. Infatti, nella lente di ingrandimento in particolare dei sindacati Cgil, Fp Cgil e Filcams Cgil di Roma e Lazio ci sono le condizioni di lavoro a cui spesso sono costrette queste guide.
I sindacati all’attacco dopo la morte di Giovanna Maria Giomarino
Turni infernali, con temperature estive sempre molto alte, diverse ore sotto al sole a raccontare i fasti di una Roma non c’è più: in attesa di chiarire i fatti, scrivono i sindacati, “a partire dai ritmi e dalle temperature”, c’è grande cordoglio per quanto accaduto. Una donna che a tutti gli effetti è morta sul posto di lavoro e che nelle statistiche nude e crude dovrebbe dunque rientrare tra le centinaia di morti bianche del nostro Paese anche nel 2025.

“È un nome che si aggiunge alla fin troppo lunga lista di persone che hanno perso la vita sul lavoro, e ci rende responsabili di tenere accesi i riflettori sulle condizioni di lavoro nel mondo della cultura”, scrivono a tal proposito i sindacati dopo questo nuovo triste decesso. Indice puntato anche contro la decisione di riprendere le attività di visite guidate, nonostante l’accaduto, ritenuta una mancanza di rispetto verso la donna deceduta.
La tragedia al Colosseo: che cosa è avvenuto
In base alla ricostruzione dei fatti, nonostante l’immediata assistenza dei passanti e del personale del Colosseo, quando sul posto sono arrivati i soccorritori con ambulanza e automedica, per Giovanna Maria Giomarino era troppo tardi. Vani sono stati anche i tentativi di soccorrerla sul posto da parte di alcuni turisti, che si sono prodigati già prima dell’arrivo di uomini e mezzi del Suem 118. Due turisti “hanno tentato di rianimarla praticando la rianimazione cardiopolmonare”, dice Isabella Ruggiero, presidente dell’AGTA.
Successivamente, “è arrivato con un defibrillatore, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare; Giovanna non ha mai ripreso conoscenza”, conclude la donna a capo dell’associazione delle guide turistiche autorizzate. Cordoglio per la morte della guida è stato espresso dalla direzione del Colosseo e dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ma anche dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e dalla ministra del Turismo, Daniela Santanché, mentre ieri sera in segno di lutto il Colosseo è rimasto spento.