Tra non molti anni le auto a benzina ed anche quelle a diesel non verranno più prodotte ma si fatica ancora a sostituirle già adesso. Ora però è stata realizzata una alternativa che ha del fantascientifico.
Nel prossimo decennio le auto a benzina e diesel saranno solo un ricordo del passato. E mentre il mondo continua ad affrontare le sfide della transizione ecologica, la Formula 1 — un tempo simbolo della potenza termica — potrebbe diventare il laboratorio perfetto per un futuro completamente elettrico.
Da sempre il motorsport è stato un terreno fertile per l’innovazione tecnologica, e oggi la Formula 1 rappresenta il vertice di un cambiamento radicale. Niente più motori termici: al loro posto, propulsori elettrici avanzatissimi, capaci di superare le prestazioni dei vecchi V6 turbo-ibridi che hanno dominato le ultime generazioni.
Abbiamo provato a immaginare per questo sin da subito una nuova era per la Formula 1: questa in un giorno si spera non lontano, potrebbe abbandonare i carburanti fossili per puntare tutto su motori a zero emissioni, spinti da tecnologie da fantascienza. In qualche modo, si potrebbe sostituire a quella che è oggi la Formula E.
Tutto questo potrebbe avvenire davvero in tempi brevi, mentre il resto del mondo combatte ancora con prezzi dei carburanti in costante aumento e una transizione all’elettrico troppo lenta. Basti pensare che in Italia il costo della benzina resta stabile sopra 1,70 €/litro, mentre il diesel segue a ruota. Incentivi insufficienti, infrastrutture inadeguate e troppa burocrazia continuano a frenare il cambiamento. La Formula 1 quel cambiamento può rappresentarlo.
In attesa di questo futuro verosimile, qualcosa si sta muovendo. In Cina le metropoli sono ormai invase da auto elettriche, e in Europa si spinge per l’abolizione dei veicoli a combustione interna a partire dal 2035. A guidare questa rivoluzione c’è anche la britannica YASA, pioniera nello sviluppo di motori elettrici a flusso assiale. Il suo nuovo propulsore pesa appena 13 kg ma è in grado di erogare fino a 750 CV (550 kW) — numeri da vera supercar, con velocità massime superiori ai 300 km/h. Un motore che unisce leggerezza, potenza estrema e zero emissioni.
E il bello è che non si tratta solo di un esperimento da laboratorio. La produzione è già stata ottimizzata: si parla di 50.000 unità all’anno, con costi relativamente contenuti che rendono questa tecnologia accessibile anche a chi va in strada. Le prestazioni di questo motore hanno attirato l’attenzione di grosse aziende multinazionali, che stanno già valutando applicazioni su modelli ad alte prestazioni. Ma non è difficile immaginare versioni più “umane”, pensate per la mobilità quotidiana.
Con le giuste sinergie e politiche di incentivazione, potremmo vedere queste tecnologie anche su city car e SUV familiari. Sognando davvero che ad esempio proprio la Formula 1 possa poi presto diventare non solo uno spettacolo da vedere, ma una dichiarazione d’intenti nei confronti del rispetto dell’ambiente.
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