Il bollo auto è una di quelle tasse fondamentali per poter circolare con la propria auto. Adesso è ufficiale: si potrà pagare solo così
Ogni anno tocca pagarlo a coloro che sono in possesso e circolano con l’auto, parliamo del bollo auto. Si tratta di una tassa legata alla proprietà dell’auto, indipendentemente se la guidiamo o meno. Anche se è ferma, siamo dovuti a pagarla. La scadenza è solitamente a cadenza annuale ma varia in base all’immatricolazione e alla regione di residenza.

Se dimentichiamo di pagarla, potremmo andare incontro al fermo amministrativo del veicolo, e si va poi a pagare con la mora. Dal 2026, però cambieranno molte cose e ci saranno delle nuove regole che lo riguardano.
Bollo auto, cambia tutto dal 2026: addio rate e regole uguali per tutti
La tassa più detestata dagli italiani, sì, proprio il bollo auto, sta per cambiare pelle. A partire dal 1° gennaio 2026, niente sarà più come prima: cambiano gestione, modalità di pagamento, scadenze ed esenzioni. E per molti automobilisti sarà una vera rivoluzione.

Il primo grande cambiamento? La gestione passerà interamente alle Regioni. Non ci saranno più sovrapposizioni o dubbi su chi decide cosa: ogni Regione avrà carta bianca su importi, agevolazioni e scadenze. Il risultato? In pratica, avremo venti regimi diversi sul territorio nazionale. Quello che vale in Lombardia, per esempio, potrebbe non valere affatto in Puglia.
Ma la novità che più fa discutere riguarda il modo in cui si pagherà il bollo. Per i veicoli immatricolati dal 2026, non sarà più possibile rateizzare o scegliere soluzioni flessibili: il pagamento andrà fatto tutto in un’unica soluzione, e sempre entro l’anniversario del mese in cui il mezzo è stato immatricolato. Se l’auto è stata acquistata a maggio, il bollo andrà pagato ogni anno entro fine maggio, senza eccezioni.
Le altre novità per quanto riguarda il Bollo Auto nel 2026
Stop anche alle esenzioni per i veicoli pignorati: dal 2026 si dovrà pagare il bollo anche se l’auto è inutilizzabile perché bloccata da un pignoramento. Una misura che rischia di colpire duramente chi è già in difficoltà economica. Va detto che questa rivoluzione non riguarderà chi ha già un’auto o una moto: per tutti i veicoli immatricolati prima del 2026, le regole attuali restano in vigore. Ma da quel momento in poi, ogni nuovo mezzo entrerà in un sistema completamente diverso, più rigido e molto meno flessibile.

Infine, le Regioni avranno la possibilità, ma non l’obbligo, di introdurre sconti, riduzioni o pagamenti rateizzati. Sarà quindi fondamentale informarsi bene nella propria Regione, perché vantaggi e svantaggi cambieranno da zona a zona. Insomma, il bollo non sarà più solo una tassa da pagare: diventerà un vero e proprio labirinto normativo, diverso in ogni parte d’Italia. E per chi sta pensando di acquistare un’auto nel 2026, conviene iniziare a fare i conti con le nuove regole.