È l’emozione di tutta una vita intera, una vita forse anche un po’ “spericolata”, ma fa parte, come si dice, del mestiere. Una vita a tutto gas, da mille giri al massimo, da acceleratore a “manetta”, ma sempre e soltanto a tinte rosse. Di quel rosso acceso, di quel rosso vivo, che ti entra dentro, ti scorre nelle vene ed arriva, rombante, dritto al cuore. Andata e ritorno, rettilineo o curva, non fa alcuna differenza! È il cuore della Ferrari! Sebastian Vettel e Maurizio Arrivabene, due uomini di cuore, sono stati tra i testimonial illustri del taglio del nastro per l’inaugurazione della rassegna “Ferraristi per sempre”, in mostra, per un anno con aperture anche straordinarie in determinate date e con installazioni speciali, nei saloni del Museo Ferrari, nel cuore, appunto, di Maranello, la città per eccellenza delle quattro ruote.
Il pilota tedesco del Cavallino Rampante ha avuto l’onore di aprire ufficialmente l’evento, in pole position non potevano ovviamente mancare molti dei modelli campioni dell’automobilismo mondiale, costruiti negli stabilimenti emiliani, tra cui la mitica 125 S.
Viaggio indietro nel tempo, ma come detto, sguardo ben fisso, mirino puntato anche sulla quotidianità e su quello che sarà, con la presenza, come giusto che sia, della monoposto 2015, prima guida dell’ex Red Bull, la SF15-T. “Correre per la Ferrari è stato il mio sogno fin da quando ero bambino – ha affermato, un Seba Vettel visibilmente emozionato durante il suo giro nel Museo – e come, un bambino, sto vivendo un’avventura stupenda, un sogno ad occhi aperti. Pressione? Beh, quando sei al volante della Ferrari, ovvio che ci sia sempre. Tutti qui lavorano per ottenere il massimo ed io cerco di fare il mio meglio. Lo faccio con grande passione e sono felicissimo di poter gareggiare con questo team”. Dopo aver autografato, tra un selfie e l’altro, il pannello a lui dedicato all’interno dell’esposizione, il pilota tedesco ha proseguito la visita guidata, fino ad arrivare dinanzi alle auto che furono di un suo illustre predecessore, che, vestito di rosso, ha scritto le pagine più belle della recente storia del Cavallino: Micheal Schumacher. L’indimenticato campione ha avuto il posto d’onore sulla griglia di partenza dei ricordi ferraristi. Le sue monoposto, che gridano ancora vittoria, fanno bella mostra presso il Museo di Maranello e lasciano a bocca aperta tutti i visitatori. Anche la F2007, campione di quell’anno e guidata dall’attuale compagno di Scuderia Kimi Raikkonen, è tra le più fotografate.
Seba si è poi divertito anche in alcune simulazioni di test-drive, presenti su vari totem interattivi, installati lungo il tragitto, che garantiscono prestazioni assolutamente eccezionali, con la loro grafica curatissima in 3D e forti scariche di adrenalina. La percezione visiva è, senza dubbio, all’ennesima potenza! L’esperienza di guida, anche se virtuale, è qualcosa di incredibile! Divertito e molto preso dall’evento in rosso, anche il Team Principal Maurizio Arrivabene, che non ha nascosto le sue sensazioni, regalando ai cronisti, anche qualche aneddoto sulla sua passione per le monoposto di Maranello: “La mia passione per la Ferrari, nacque da bambino.
Parte sempre tutto da lì! Ero ad una cerimonia con la mia famiglia, mio padre, mi portò con sé a guardare in tv il GP di Monaco, dove Gilles Villeneuve, trionfò proprio al volante di una Rossa! Fu un colpo di fulmine immediato, all’istante, ed essere qui per me è una soddisfazione immensa! E lavorare con queste persone straordinarie e con professionisti del settore, è un’esperienza sempre formativa”.
Lucio Celia
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