Inaugurata a Londra al Design Museum una mostra eccezionale e iconica, dedicata a Enzo Ferrari, al mito che si è intessuto intorno alla sua figura grazie alle grandi imprese compiute da un uomo che è entrato nella leggenda e con lui l’auto che creò nel lontano 1947, l’auto perfetta.
Non solo auto
Il Design Museum è un prestigioso museo dedicato a tutte le forme di design, fondato nel 1989 da Terence Conran, nel cuore della metropoli inglese, l’importante location ospiterà la mostra sulla Ferrari fino al 15 di aprile 2018. La mostra davvero spettacolare mette in scena moltissime auto di alto profilo, pezzi unici, auto che definire “ gioielli” è quasi poco. Ma non solo, l’esposizione comprende anche vari oggetti, addirittura appartenuti a Enzo Ferrari in persona: accessori da collezione, libri, annuari, ricambi… preziose testimonianze di una delle più belle e importanti pagine dell’automobilismo italiano. Storia e prestigio, genio e bellezza, potenza e eleganza, il tutto racchiuso nell’atmosfera leggendaria che si respira visitando la mostra.
Oltre la leggenda
Ferrari nell’immediato dopoguerra, mentre ancora il Paese era impegnato a risollevarsi dal conflitto mondiale che aveva coinvolto tutta l’Europa, con il suo team di allora mise a punto la più geniale, performante e splendida auto della storia mondiale nel comparto delle auto da corsa, che oggi per definizione è: “l’auto da corsa”, unica, irripetibile, ambita e amata. Ma Ferrari seppe diventare e andare oltre a questo, la sua casa automobilistica ha immesso sul mercato auto di grande prestigio che hanno reso famosa nel mondo l’eccellenza italiana dei motori, del design e delle prestazioni che si possono ottenere da un’automobile.
Mr. Ronald Stern: fautore e ideatore della mostra
La mostra che ripercorre storia e successi della grande Casa Automobilistica italiana è stata ideata da un personaggio legatissimo al mondo Ferrari: Mr. Ronald Stern che è un grande collezionista di auto Ferrari e oggettistica, da sempre estimatore dell”universo delle automobili. Stern ha messo a disposizione per la mostra la sua collezione personale, ma all’esposizione londinese sono esposti anche molti altri oggetti, gentilmente resi disponibili da vari amici suoi, anch’essi collezionisti, che hanno partecipato con grande entusiasmo all’allestimento dell’evento, affiancando Ronald Stern.
La grande passione
L’amore di Stern per tutto quello che porta il nome Ferrari si consolida e accresce nel lontano 1974, quando decide di recarsi a Maranello, in Italia, sede e cuore pulsante della Ferrari; di quel viaggio Stern in un’intervista ha anche fatto cenno dichiarando:
“Volevo fare un pellegrinaggio alla Ferrari, quindi nel 1974 sono partito per l’Italia, viaggiando con il mio amato AC Cobra 289, e ho visitato Maranello. Ho sentito il rumore di una monoposto di Formula Uno, e poi fuori dai cancelli della fabbrica ho raggiunto Enzo Ferrari, che stava insieme a Clay Regazzoni. I due sono scomparsi nel ristorante del Cavallino. È stato epocale. Li ho seguiti ancora un po più tardi, pensando che avrei potuto cenare con loro. Ma, naturalmente, sono scomparsi in una sala da pranzo privata. ”
Lo strabiliante “parco macchine”
Stern possiede varie auto di grande valore: la 599 SA, una Ferrari Testarossa Spyder del 1986, una 275 GTB4, il collezionista possedeva anche una rarissima Fangio Ferrari 290 MM, che ha però venduto nel 2016 a un’asta di RM Sotheby’s per una cifra pari a 28 milioni di dollari. Stern ha dedicato molti anni della sua vita a raccogliere ogni sorta di cimeli della Ferrari, lettere, menu, orologi, documentazioni di vario genere, illustrazioni, i perfino diversi caschi indossati dai campioni della casa di Maranello; da sottolineare che possiede anche il volante della vettura di Niki Lauda, che è rimasto vittima di un terribile incidente mentre correva al Nürburgring nel 1976 in Germania al GP.
Perché “Under the Skin”
Il nome della mostra non è nato a caso, ma è stato pensato proprio per sottolineare che oltre alla bellezza esteriore delle linee e delle forme si nasconde un grande lavoro di progettazione ingegneristica e un minuzioso lavoro finalizzato a incentivare le prestazioni di tutte le auto firmate “Ferrari”; dietro le carrozzerie aerodinamiche e il fascino di interni curati e lussuosi vi sono tutti gli aspetti eccellenti di motori superlativi che fanno di questo marchio l’orgoglio italiano in fatto di auto.
Le auto esposte a Londra
modelli dal 1940 ai giorni nostri
Periodo 1940 – 1949
Ferrari 125S del 1947
Periodo 1950 – 1959
166 MM Barchetta del 1950
500 F2 del 1952
250 GT del 1957
250 GT Cabriolet del 1957 di Pininfarina
Periodo 1960 – 1969
250 GT Berlinetta SWB del 1960
250 GT Berlinetta ‘Sperimentale’ del 1961
250 GTO del 1962
275 GTB/4 del 1967
Periodo 1970 – 1979
365 GTB/4 Daytona del 1973
Periodo 1980 – 1989
Testarossa Spider del 1986
F40 del 1988
Periodo 2000 ad oggi
F1-2000 Ex Schumacher
La Ferrari Aperta del 2016
Lucio Celia
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