Mostra “Game Changers”: design, tecnologia e performance nel mondo Ferrari

Non è un caso che per questa straordinaria mostra che si tiene presso il Museo Enzo Ferrari di Modena, sia stata scelta la locuzione inglese “Game changers”: Infatti, con quest’espressione si indica un elemento di svolta che permette di cambiare le carte in tavola. Insomma, si tratta di un modo di dire che definisce l’innovazione, elemento chiave di questa mostra insieme al design, tecnologia e alla performance.

La mostra “Game Changers” non è altro che un bellissimo racconto da vivere in prima persona per scoprire la storia della Ferrari e del suo spirito innovativo che, da sempre, contraddistingue le creazioni uscite dalle officine di Maranello, e si unisce alla mente visionaria del Drake. D’altronde, già la Ferrari 125 S realizzata nel 1947, la prima della storia del Cavallino Rampante, aveva caratteristiche innovative come il motore V12 da 1500cc e una design unico.

Oggi, tutto ciò si ritrova nel percorso della Mostra, diviso in tre aree (Design, tecnologia e Performance), che porta i visitatori a scoprire a una piacevole sorpresa finale.

Infatti “Game Changers” si conclude con una vera e propria “chicca” che fa felice ogni appassionato della Casa Maranello: ovvero, la Purosangue, l’ultima nata. Simbolo dell’innovazione e degli avanzamenti tecnologici, nonché di un design futuristico e all’avanguardia che consente di offrire un’esperienza di guida unica nel suo genere, questa vettura è visibile per la prima volta al pubblico.

La Purosangue è il risultato di settantacinque anni di ricerca e innovazione, ma anche una macchina che rappresenta un continuum con tante Ferrari che, negli anni passati, erano state dotate dei due posti posteriori. Una scelta, quest’ultima, dettata dalla voglia di offrire agli appassionati del Cavallino un elevato comfort e delle performance senza paragoni.

Non ci sono dubbi che il DNA del marchio Ferrari si esprima al meglio anche in questa versione, la prima a quattro porte, per la quale è stato scelto un potente motore che raggiunge i 725 cv di potenza massima. Il “V 12”, infatti, è un altro elemento che rende la guida della Purosangue qualcosa che difficilmente si era visto prima. Design aerodinamico, controlli sportivi e interni ergonomici, sono gli altri tratti caratteristici di questa incredibile novità nel mondo delle sportive di casa Ferrari, capace di rispondere perfettamente alle nuove esigenze del mercato.

La Purosangue, che racchiude design, tecnologia e performance, è però il culmine di questa mostra che inizia con un tuffo nel passato.

Nella sezione Performance, ad esempio, si possono ammirare due modelli iconici: la FXX del 2005 e la 365 GT4 BB del 1973, la prima destinata solo alla guida in pista, mentre la seconda fu la capostipite di una serie di supercar, tra cui la F512 M del 1996.

Quando si parla di Design, non si può non pensare al modello 375 MM Pininfarina del 1952, una vettura che fu realizzata appositamente su richiesta del registra Roberto Rossellini e alla 166 MM, dotata di una carrozzeria in alluminio e la prima a far entrare la definizione “barchetta” nella storia dell’automotive.

La sezione Tecnologia, invece, ospita la Ferrari 400 Automatic, esposta al Salone di Parigi del 1976, la prima macchina di serie della casa di Maranello disponibile anche con la trasmissione automatica. In quest’area espositiva si può ammirare poi la monoposto di Formula 1 del 1989, nota anche come F1-89 e guidata da Nigel Mansell e Gerhard Berger. Quest’auto, che permise di raggiungere il terzo posto nella classifica Costruttori, ha rappresentato un punto di svolta nel settore delle auto da competizione per la presenza dei comandi del cambio direttamente collocati sul volante. L’ assetto innovativo per l’epoca era già stato studiato almeno dieci anni prima dai professionisti della Ferrari, ma mai messo in pratica fino ad allora: l’introduzione del cambio con azionamento elettro idraulico fu poi d’esempio per altri costruttori.

Per gli appassionati del Cavallino e per coloro che vogliono scoprire quelli che sono ritenuti i “Game Changers” dell’automobilismo targato Ferrari, l’appuntamento è al Museo Enzo Ferrari di Modena, dal 18 febbraio 2023 al 17 febbraio 2024.

Lucio Celia

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