La mostra “The Meaning of Partnership” presso il Museo Ferrari di Maranello celebra la collaborazione del Cavallino Rampante con Philip Morris International (PMI), un accordo che venne promosso da Enzo Ferrari nel 1973 per far si, che, riprendendo proprio le parole del Drake che diedero il via a una lunga collaborazione costellata di successi, la “Scuderia potesse disporre dei migliori piloti”.
Un’intuizione che si rivelò fondata tanto che la partnership del Cavallino Rampante con Philip Morris International (PMI) è sicuramente una delle più longeve: non solo è durata 17.520 giorni di passione condivisa da entrambe le realtà, ma ha portato a ben 461 Gran Premi disputati e a 130 le vittorie festeggiate che vanno a inserirsi nel già ricco palmares di successi.
Era il 1999 quando il Team di Maranello con Michael Schumacher vinse sei titoli mondiali costruttori e cinque titoli piloti consecutivi. Una collaborazione proficua, quella tra la Ferrari e la Philip Morris, quanto spesso controversa perché legata al tema del tabacco, che ha caratterizzato la storia del Cavallino Rampante e ancor più della Formula 1 fino ai nostri giorni.
In realtà, la collaborazione con Philip Morris International è anche alla base della nascita del Museo Ferrari di Maranello. Chiamato inizialmente con il nome di “Museo ufficiale del Cavallino Rampante” nel 1995, e ribattezzato come lo conosciamo oggi solo nel 2011, questa struttura è diventata una vera e propria icona del mondo Testarossa.
Tutti gli appassionati dovrebbero visitare il Museo almeno una volta e perdersi in questo edificio progettato dallo stesso Enzo Ferrari con il supporto della PMI, e donato poi al comune di Maranello.
Il Museo Ferrari ha aperto i battenti il 18 febbraio 1990: una data simbolica, giorno della nascita di Enzo Ferrari e dopo circa un anno e mezzo dalla sua scomparsa. Da allora sono tante le mostre e gli happenings che sono stati presentati nelle sue sale e che continuano ad animare questo luogo magico.
“The meaning of Partnership” è una mostra che accompagna il visitatore guidandolo alla scoperta di questa incredibile collaborazione tra PMI e Ferrari. Quasi per suggellare l’unicità di questa partnership, all’ingresso c’è la scocca della Ferrari F1 3-Seater, simbolo di questa storica collaborazione. La 3-seater, progettata da Rory Byrne nel 2003, è una vettura a 7 marce con un motore da 3000 cc e 10 cilindri. Pochi fortunati possono salire a bordo di questa 800 cv e provare in pista il brivido della velocità con i piloti della Scuderia.
Per questa occasione, inoltre, i visitatori potranno entrare per la prima volta in una location speciale del paddock Ferrari. Il motorhome di Mission Winnow, infatti, è allestito nel piazzale antistante il Museo ed è aperto al pubblico. Entrare in questo ambiente permette a tutti gli appassionati di rivivere la magia di questo incredibile sport e di respirare la stessa atmosfera vissuta dalle più grandi leggende della Formula 1.
Lucio Celia
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